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       La vera natura dell'essere umano

 

 

Sin da piccoli ci viene insegnato che l'essere umano non è altro che un animale dotato di intelletto, il cui compito è procreare per tramandare i propri geni. Viene così inculcata un'idea giusta, sì, ma sterile e fredda. Cresciamo e, spesso, moriamo senza renderci conto della fortuna di essere nati in corpi umani. Siamo tanti esseri umani su questa Terra, ma in pochi sono effettivamente esseri umani. La maggior parte della popolazione è realmente un animale dotato d'intelletto e, purtroppo, quelli che hanno piu' potere solitamente sono quelli dotati d'intelletto perverso. Se l'essere umano fosse davvero tale, allora vedremmo cose che pensiamo possibili solo nei migliori film di fantascienza o nei piu' fantasiosi fumetti.
In tutte le culture antiche, viene menzionato un tempo in cui l'essere umano godeva di splendore e di pace, di connessione intima con l'anima di tutto ciò che è (Satya Yuga, età dell'oro e della verità). In questa era gli esseri umani vivevano in Anima, laddove per Anima s'intende un'eterna dimensione collettiva in diretto contatto con il Creatore. In altre parole, Anima è la grande mente luminosa del Creatore ed ognuno era un punto luminoso consapevole di questa divina matrice.
In questa dimensione, non esistendo spazio e tempo per come ci sono stati inculcati, in ogni attimo era possibile attingere ad un infinito data base per il bene della collettività. Essendo esseri altamente evoluti, essi godevano pienamente del potenziale donatogli loro dal Creatore. I Siddhi (in sanskrito, "poteri spirituali o psichici") erano ampiamente manifesti poichè il DNA umano era pienamente attivo e la dimensione terrestre permetteva la completa manifestazione dello Spirito. Quando si dice nella Bibbia che fummo creati a Sua immagine e somiglianza, s'intende che tutto il potenziale di Dio è in noi poichè noi siamo in lui: in quel tempo gli esseri umani dimoravano sulla Terra pienamente consapevoli della natura di co-creatori. L'essere a immagine di Dio, sottomettendo completamente la bestialità allo Spirito, permetteva loro d'essere completamente diversi dagli umani che siamo oggi. Essendo consapevoli della
natura olografica dell'universo , essi vivevano in corpi fatti puramente di luce, in una realtà puramente fatta di luce e possedevano il potere di modificare la materia mediante la vibrazione del pensiero e della parola.
La materia densa che sino ai tempi d'oggi abbiamo sperimentato è l'aspetto piu' basso delle innumerevoli dimensioni esistenti. La cultura occidentale è ormai riuscita a comprendere il funzionamento d'ogni organo e tessuto, non tenendo conto di una realtà piu' sottile che permea ogni singola cosa: l'energia vitale. Essa scorre lungo canali, detti nadi o meridiani energetici, i quali garantiscono ogni funzione vitale esistente in materia. L'energia discende dimensionalmente sino a dar vita al corpo fisico. L'errore che l'umanità compie da millenni, come conseguenza del passare delle ere, è dimenticarsi di questa assoluta verità sino a considerarsi esclusivamente corpo fisico. Ciò porta inetivitabilemnte al depotenziamento dell'essere poichè, annichilendosi, egli vive solo in apparenza, vittima della dualità, della divisione. L'essere umano è nato per cogliere consapevolemente, e non solo razionalmente, l'unità aldilà del tutto, per diventare un tutt'uno con la forza che lega ogni cosa. Vivere separati dall'essenza equiviale ad un suicidio, come vivere senza respirare. Essere umani significa anelare all'autorealizzazione, il siddhi per eccellenza, poichè senza autorealizzazione l'essere umano è vivo solo per metà.  Come un onironauta che acquista lucidità nel peggiore degli incubi, l'essere umano sta in questi anni fuoriuscendo dal delcino spirituale vissuto per milleni. Ovviamente è solo una esigua percentuale, destinata però a crescere esponenzialmente. Ogni cosa in natura, oltre che a essere pura luce, è anche frequenza e sarebbe la cosa piu' giusta considerare l'essere umano come un corpo vibrante fatto di luce. L'essere autorealizzato giunto alla forma piu' sublime d'esistenza è chiamato Deva nella cultura vedica (Dev=Dio), il cui compito è quello di manifestarsi come Avatar di Dio quando nella Creazione predomina l'ignoranza, riportando così le Creature sul vero sentiero, quello dell'autorealizzazione in simbiosi col Creatore. Si pensa che i Deva esistano e si mostrino ad un gruppo esiguo di persone, le piu' evolute, le piu' sincere e pure. L'essere umano, che oggi riflette fotoni, un tempo era Deva e il suo corpo emanava fotoni. 
Molti sono stati gli uomini ad intuire la vera natura umana, fra questi c'è Leonardo Da Vinci. Con l'Uomo Vitruviano, egli dà una perfetta idea della duplice natura umana (duplice solo in apparenza).

 

L'essere umano è in primis il centro del cerchio. La coscienza è solo un punto. Nel cerchio prende forma lo stampo del corpo energetico dell'essere umano, il quale percepisce la realtà in maniera intuitiva, poliedrica, unificata. Dopodichè, discendendo dimensionalmente, la sua vibrazione rallenta e il corpo si solidifica nel quadrato, percependosi in modo lineare, analitico, logico,razionale... Il quadrato simboleggia la stabilità e la solidità della materia, il cerchio invece la fluidità e la perfezione dello spirito.

 

Il mistero della natura umana è grande poichè all'essere umano è concesso di distruggere, creare e mantenere in questa realtà fittizia in cui è immerso.

Il dramma dell'umanità consiste nella perdita di coscienza della propria origine sferica e nell'identificazione ossessiva con la natura cubica. Solo quando l'uomo intuirà di essere stato la brutta copia di se stesso, allora s'adopererà nel riconettersi alla sfera. Dal cubo (3D), passerà alla coesistenza di cubo e sfera (4D), sino ad abbandonare la vecchia forma densa e a superare i limiti della materia, ricongiungendosi col vero Creatore, un punto colmo d'infinito (5D ed oltre). Lì, solo lì, l'uomo conseguirà l'umanità: quando la Saggezza guiderà ogni pensiero ed ogni azione,  l'Amore incondizionato si incarnerà e il Potere distruggerà l'empietà, creando al suo posto giustizia. Poichè sarà cosa buona e giusta egli la manterrà e solo allora sarà pace.

L'essere umano è un essere caduto nell'orizzontalità della materia, il cui compito è alzarsi e ascendere nella verticalità dello spirito.

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